Lo stress accelera drammaticamente il processo di invecchiamento.
L’invecchiamento delle ossa facciali e del corpo comincia generalmente intorno ai 30 anni. In questa fase i processi di crescita ossea rallentano e gradualmente si osservano cambiamenti nella struttura del viso che diventano più evidenti intorno ai 40-50 anni, età in cui i processi di atrofia si manifestano con più evidenza.
Molti fattori intervengono nel modulare questo fisiologico processo, tra questi lo stress ha un ruolo dominante.
In condizioni di stress le ghiandole surrenali aumentano la produzione di un ormone, il cortisolo, il cui eccesso ha degli effetti negativi sul corpo e sulla mente, accelerando il naturale processo di invecchiamento, tra questi:
- Riduzione massa muscolare (sarcopenia) per degradazione delle proteine muscolari.
- Sistema immunitario indebolito quindi ridotta capacità del sistema immunitario di combattere infezioni e infiammazioni, aumentando il rischio di malattie.
- Alterazioni del sonno: Il cortisolo interferisce con il ritmo circadiano, causando insonnia o sonno disturbato, quindi maggiore ansia, depressione, irritabilità e difficoltà cognitive, come perdita di memoria o difficoltà di concentrazione.
- Alterazione del metabolismo osseo con riduzione della densità ossea ed incremento dell’atrofia ossea (osteopenia).
In definitiva il cortisolo agendo a diversi livelli e su diversi tessuti in molteplici modi, riduce drasticamente la capacità rigenerativa delle cellule staminali quiescenti che in condizioni diverse si attivano conferendo un effettivo ringiovanimento.